Terapie di terza generazione

Le terapie di terza generazione nascono come sviluppo ed evoluzione della Terapia Cognitivo Comportamentali. Il termine indica un insieme di nuove forme di psicoterapia che tendono a sottolineare l’importanza di alcuni aspetti centrali nel processo terapeutico: la capacità di stare nel “qui e ora”, l’accettazione consapevole, la  capacità di “osservare” i propri processi cognitivi ed emotivi senza giudizio e il focus sui valori personali.

Tra queste forme di psicoterapia le più conosciute e diffuse sono:

  • Schema Therapy: nasce come terapia per il trattamento dei disturbi di personalità e altri cronici disturbi mentali e rappresenta un esempio di psicoterapia integrata.  Include approcci differenti tra loro come la teoria cognitiva, la teoria dell’attaccamento, la psicoterapia della Gestalt e lo Psicodramma. Utilizza tecniche esperienziali e si focalizza più di altre sugli esercizi immaginativi che risultano parte centrale del percorso terapeutico.
  • EMDR: L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing). E' un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento dei traumi. Nello specifico si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica e utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche.
    I ricordi disturbanti legati all’evento traumatico subiscono una desensibilizzazione perdendo la loro carica emotiva negativa. L’immagine del ricordo cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica permette al paziente di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche.
  • Acceptance and Commitment Therapy (ACT): secondo tale approccio, i processi psicopatologici centrali nello sviluppo della sofferenza psichica sono 1) la fusione cognitiva 2) l’evitamento esperienziale 3) l’attaccamento al sé verbalmente concettualizzato e al passato verbalmente concettualizzato 4) la confusione rispetto ai propri valori personali 5) la mancanza di impegno nell’azione diretta dai propri valori personali.
  • Compassion-Focused Therapy (CFT): La strategia terapeutica principale è il ricorso ad esercizi mentali pensati per sviluppare le abilità di compassione (verso sé stessi e verso gli altri). La Compassion Focused Therapy è una forma di psicoterapia che mostra una particolare efficacia nel gestire stati disregolati di rabbia, ansia, vergogna e iper-critismo.
  • Dialectical Behavioural Therapy (DBT): è stata sviluppata inizialemnte per gestire gli stati di crisi e i comportamenti para suicidiari dei pazienti affetti da Disturbo Borderline di Personalità. La DBT è stata poi modificata e riadattata per pazienti affetti da abuso di sostanze e pazienti con disturbo alimentare. Include una parte di training sulle abilità sociali (Social Skills Training) unito ad un percorso di gestione delle emozioni negative e degli stati di disregolazione emotiva attraverso una serie di tecniche tra cui la mindfulness.
  • Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT): sviluppata inizialmente allo scopo di ridurre il numero di ricadute in pazienti affetti depressione maggiore ed è basata sull’utilizzo frequente della mindfulness come strategia per sviluppare consapevolezza metacognitiva. Lo scopo è quello di imparare a notare i pensieri e le emozioni (non necessariamente cambiarli) e vederli come esperienze interne separate dal Sé.
  • Terapia Metacognitiva: suggerisce che processi cognitivi ripetuti, ad esempio ripensare ossessivamente ad un problema (come quando siamo preoccupati, rimuginiamo, oppure quando utilizziamo strategie maladattive di coping) sia la base dei disturbi depressivi e ansiosi. La terapia si concentra su tecniche di controllo dell’attenzione per favorire la flessibilità cognitiva, una speciale forma di mindfulness (Detached Mindfulness) e esercizi cognitivi e comportamentali per favorire una consapevolezza metacognitiva.

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